In previsione della futura installazione di una nuova distribuzione per affiancare Ubuntu, ho deciso di separare la home dai dati, per lasciare questi in comune con l'altra, quindi ho avviato da CD Live, aperto gparted e controllato la situazione del mio disco (59 GiB sfruttati all'inverosimile tra root, swap e home di ubuntu) e ho scoperto che potevo farlo: spostando qualcosa di qua e qualcosa di la, riuscivo a smistare le due partizioni, quindi procedo!
Siccome ho visto che due giorni prima (venerdì) si era aggiornato il backup settimanale della mia partizione dei dati (che attualmente coincide con la home), non mi preoccupo moltissimo: in caso di necessità, posso sempre reinstallare la distribuzione e tutti gli applicativi (con un banale e comodissimo comando da terminale), recuperare tutte le mie configurazioni e personalizzazioni dal disco esterno e ritrovarmi immediatamente dentro la mia Ubuntu.
Ma questo eccesso di fiducia implica, a volte, un difetto di attenzione!!!
Fatto sta, che al termine delle varie operazioni, quando mancava un attimo alla fine dei lunghissimi spostamenti di partizioni effettuati dal buon vecchio gparted, ecco che appare una cosa che nessun partizionatore folle vorrebbe mai vedere: un messaggio che dice: “Gparted non ha potuto fare le modifiche richieste, in quanto sono occorsi degli errori!” e continua con una serie di codici alfanumerici e di frasi anglofone, la cui traduzione letterale potrebbe anche essere “il tuo disco si è appena fottuto!”
Per chiudere la finestra del messaggio c'è solo il tasto OK, che premo e gparted ricomincia a spostare il cursore a destra e sinistra, come l'occhio dei Cyloni di Galactica o i LED di Supercar, per poi dirmi immediatamente che non ho più il disco!!!
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Mapporcacciazozza! Che vuol dire che non ho più il disco? Che caxxo si è fumato gparted? E soprattutto, perché non ne ha offerto?
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Provo a riavviare il computer ed effettivamente pure il BIOS mi comunica il triste responso.
Ricontrollo col CD Live, ma non vede nulla che somigli nemmeno lontanamente a un disco rigido, quindi non posso nemmeno procedere con la drastica formattazione/reinstallazione (se non mi vede il disco, dove cacchio lo installo?), per cui mi ritrovo davanti a due scelte:
- esco un attimo, prendo la macchina, filo da mediaworld o chi per esso e acquisto un computer nuovo;
- accendo finalmente il cervello e comincio a riflettere su cosa possa essere successo e come possa rimediare.
A quel punto, entra in gioco, per forza di cose, il secondo impulso: che diavolo è successo? Si è incasinata la tabella delle partizioni, quindi il disco non viene più visto dal sistema. Come posso rimediare? Non ne ho la più pallida idea! Cosa posso fare? Avvio col Live CD e cerco soluzioni: il forum di Ubuntu è del tutto inutilizzabile (essendo coinvolto in manutenzioni straordinarie e comunque la funzione di ricerca non è disponibile), google mi da ben poche speranze, i vari blog che seguo evidentemente non si sono mai trovati in questa situazione malgrado i loro autori si definiscano smanettoni incalliti, e non so più dove sbattere il browser... finché mi accorgo che uno dei primissimi risultati che google continua a propinarmi riguarda una discussione sul forum di zeusnews, dove un utente si lamenta per la perdita della propria casa (/home) a seguito di un errore di formattazione mentre installava un'altra distribuzione (come dicevo, appare continuamente tra i primi risultati proposti da google, malgrado risalga solo alla sera prima...) e la leggo, per cercare di scoprire se tra le mille cazzate che spara continuamente, quel dannato vampiraccio abbia consigliato in quella discussione qualcosa che potrebbe servire anche a me in questo frangente, e mi accorgo che viene segnalato di tentare un recupero con testdisk, asserendo comunque che il vampiro non l'ha mai usato e quindi non ha idea di come funziona... e in quel momento mi rendo conto che, nella mia cassetta degli attrezzi software mille-usi, ho anche system-rescue-cd, che contiene tra l'altro pure testdisk.
Proviamo!
Chiudo la sessione live, inserisco il cd e riavvio... vado alla schermata grafica (fluxbox) e dal menù recupero testdisk, lo avvio e lo lascio lavorare...
Al termine, mi dimostra che il disco c'è ancora, quindi provo a fargli ripristinare la tabella delle partizioni.
Dopo una lunghissima scansione, mi appaiono una serie di messaggi abbastanza confortanti, al termine dei quali mi chiede se voglio sovrascrivere l'attuale tabella delle partizioni con quanto ha ritrovato, e io acconsento.
Riavvio quindi il computer, pronto per vedere se tutto è andato bene, e lo sconforto mi coglie subito: immediatamente dopo il BIOS, appare un messaggio che indica che non è stato trovato un disco di sistema avviabile!
Che vuol dire? Non ho nessun floppy dentro, e nemmeno nessun CD, quindi devi partire dal disco rigido! Che vuol dire che non è un disco di sistema avviabile?
Riavvio il computer (tanto non riesco a fare nient'altro) con un CTRL-ALT-CANC e premo velocemente tante volte di seguito il tasto CANC, finché mi accorgo che il comando è stato accettato, e riesco quindi a entrare nel BIOS (devo fare così, visto che il messaggio per accedere al BIOS appare per un tempo non superiore a 3 decimi di secondo). Qui dentro, controllo l'ordine di avvio e vedo che è sempre come avevo impostato io nei millenni passati, ma qualcosa non mi convince nella sigla del disco rigido, per cui vado a vedere più a fondo e... in effetti la sigla indicata non corrisponde a nulla, mentre quella del mio disco rigido è messa come seconda voce (e da dove è spuntata quella prima voce? ma soprattutto, chi diavolo l'ha impostata al primo posto? non è possibile che testdisk mi abbia creato un nuovo disco, quindi deve essere qualche conseguenza dell'incasinamento combinato da gparted: una partizione fantasma che appare come disco rigido, ma senza nulla all'interno... oppure qualcuno mi è entrato nel computer e mi ha scompaginato il BIOS, ma credo che le probabilità siano nettamente a favore della prima ipotesi...)
Provvedo quindi a eliminare drasticamente la voce incriminata, per poi spostare al primo posto il disco giusto.
Salvo le modifiche ed esco, riavviando il sistema.
Ecco quindi apparire infine la mia Ubuntu, perfetta come sempre, pronta a subire altri smanettamenti ai limiti dell'impossibile... giusto in tempo per accedere al suddetto forum e leggere le ultime indicazioni dell'utente rimasto senza casa...