Forte dell'inesperienza iniziale, avevo fatto una serie incredibile di caxxate con il partizionamento, che alla lunga (beh, ci hanno messo 3 anni...) hanno provocato problemi nel funzionamento della macchina, o meglio nell'utilizzo degli applicativi che lei utilizza per i propri lavori grafici, in particolare l'accoppiata Gimp & Inkscape.
Forte dell'esperienza accumulata in questi anni di sperimentazioni ai limiti dell'assurdo, ho provveduto a risistemarle le partizioni in modo da avere maggior senso pratico, e le cose sembrerebbe siano migliorate, ma non bastava.
Allora mi sono informato in rete, e ho visto discussioni trattanti una nuova distribuzione basata su Ubuntu, ma leggerissima e scattante: CrunchBang.
Il primo pensiero è stato quello di usarla per sostituire Ubuntu, ma mi è venuto il panico a pensare a tutte le personalizzazioni che ho dovuto fare per rendere Ubuntu utilizzabile (visto che i componenti del suo computer non sono quello che si dice propriamente compatibili al 100%), e così mi sono detto “Ma se questa distro deriva da Ubuntu, usa i repo di Ubuntu e tutto, vuol dire che è possibile comunque trasformare Ubuntu in questa distro!”
Mi sono quindi letto un po' di documentazione, e ho capito che il punto di forza, oltre agli applicativi più leggeri, è la sostituzione di Gnome con OpenBox.
Ho cercato più documentazione possibile su OpenBox e ho scoperto che è possibile integrarlo in Gnome al posto di Metacity, l'ho fatto nel mio computer e non ho riscontrato problemi, quindi l'ho fatto anche nel suo.
Installati i programmi openbox, obconf e obmenu, ho sostituito direttamente openbox a metacity con il comando
openbox --replaceche ha fatto sparire tutte le finestre aperte, ripristinandole subito con le stesse finestre, aventi il bordo più squadrato e azzurrino. Provato ad aprire e chiudere varie finestre, tutto funziona.
Riavvio, scelta della sessione mista (gnome/openbox) resa predefinita e mia sorella si è trovata davanti la schermata normalissima a cui è abituata, ma con le finestre col bordo azzurrino e leggermente più squadrato, ma tutto sommato piacevole.
Dal menù di Gnome è apparsa la voce relativa a OBConf, con le innumerevoli possibilità di personalizzazione, e le indicazioni del monitor di sistema indicavano un consumo di risorse un poco inferiore a Metacity, inoltre era presente di default l'effetto di scorrimento dei desktop virtuali semplicemente ruotando la rotella del mouse in un punto vuoto del desktop (cosa che, in Gnome con Metacity, richiede l'intervento di Compiz, con conseguente riduzione delle prestazioni).
Ha quindi provato ad aprire una fotografia con Gimp e ritoccarla con qualche effetto piuttosto pesante (una di quelle operazioni che normalmente le faceva diventare grigia la finestra) e l'operazione si è svolta senza problemi e con la fluidità normale, in rapporto alle caratteristiche del computer.
Lei si è quindi detta soddisfatta della modifica, provvederà poi alle personalizzazioni varie.
Ovviamente, la sola sostituzione del window manager non può certo fare miracoli, ma la combinazione di questo con l'eliminazione degli effetti di compiz e con la risistemazione delle partizioni (in particolare della swap) che evita che il sistema debba cercarsela a spizzichi e bocconi su due dischi, ha permesso di ripristinare una situazione relativamente disperata, senza dover correre urgentemente a comprare una nuova macchina, specialmente adesso che sono ancora in vendita esclusivamente bestioni dotati solamente di Vista, che sembrerebbe essere la nuova versione di Windows ME, a giudicare da quanto si legge nei vari forum.
Un altro punto a favore di Linux! :D
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