Un trafiletto in una rivista dal dentista parlava di uno strano caso percepito da una sensitiva. Aveva comunicato con l'anima di una persona scomparsa misteriosamente che gli raccontò la sua avventura:
“La primavera si era decisa ad arrivare ed il sole splendeva alto in un cielo azzurro e limpido, decise di uscire a fare una passeggiata nei soliti posti. Per giungere in quei luoghi prendeva il bus sotto casa, poche fermate, solo una decina di minuti, e sarebbe arrivata. Eccolo, fece cenno ed entrò, c'era un posto e sedette, mettendosi comoda a guardare dal finestrino. Ancora due fermate e sarebbe arrivata al capolinea in centro.
Il vociare dentro il mezzo si perse nell'aria e solo frammenti di parole giungevano confusi con gli altri mezzi discorsi tanto da risultare, in alcuni casi, perfino divertenti.
Il bus continuava il suo viaggio. Si fermò e salirono delle persone che iniziarono a conversare proprio accanto a lei, ma continuò a godersi il panorama senza ascoltarli.
Poi qualcosa attrasse la sua attenzione, un odore strano, si voltò e vide che le persone sul bus avevano un aspetto molto strano: o andavano tutti ad una festa in maschera o era finita dentro una delle avventure di Dylan Dog, infatti sembravano cadaveri che camminavano.
Con cautela si avvicinò alla porta d'uscita e suonò, il bus si fermò e alcune 'persone' scesero, scese i gradini ma qualcosa le impedì di uscire, velocemente provò l'altra porta, ma il risultato fu lo stesso. Sentì ridere alle sue spalle ed una voce le disse: 'Quando sarai come noi allora potrai scendere e passeggiare per la città! Questo è il bus dei morti e se ci sale un vivo non scende più finché non muore!'
Quello che non capiva era il motivo per cui era riuscita a prenderlo, poi capì tutto...”
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