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sabato 23 aprile 2011

Primavera - Pasqua





Con l'Equinozio di Primavera si festeggia l'inizio della bella stagione. Il freddo inverno finisce e inizia il caldo, la natura riprende a vivere: le gemme fanno capolino sugli alberi, i germogli iniziano a sbocciare sollecitati dai primi tepori e gli animali si accoppiano per creare anche loro nuova vita.
Tutto celebra la vita che risorge dalla morte, dal freddo e dal buio del periodo invernale.

La luce prende il sopravvento sull'oscurità, il caldo sul freddo e la vita sulla morte.

Tutti aspettiamo con trepidazione questa stagione per iniziare a goderci le belle giornate con delle gite e delle passeggiate che ci permettono di goderci il sole e il suo calore benefico, ricerchiamo il contatto con la natura e ci godiamo i primi germogli, la prima erba verde dei prati, le prime margherite ecc. Insomma anche noi uomini rinasciamo a nuova vita. Un ciclo che si ripete praticamente uguale ogni anno e che ogni volta ci godiamo il più appieno possibile.



Questo è anche il periodo in cui noi cristiani festeggiamo la Pasqua.
Festa dedicata alla resurrezione di Gesù e quindi al trionfo della vita sulla morte, con la cancellazione delle colpe umane.
Prorpio da questo concetto di rinascita e di cancellazione del passato si capisce come la nostra Pasqua in realtà abbia origini pagane.
Infatti la Pasqua è nata proprio per soppiantare i diffusi culti della fertilità tipici della Primavera e per meglio sostituirli la festa ha dovuto prendere spunto da essi e quindi ecco che si celebra il ritorno alla vita di Gesù.
I simboli cristiani della festa sono pure presi a prestito dalle precedenti tradizioni pagane:
1) la tradizione dei sepolcri realizzati con piante, spighe e fiori affonda le sue origini nei culti dello spirito arboreo e simboleggia la morte e la rinascita dello spirito della vegetazione
2) le uova rappresentano la vita, l'incontro della parte maschile e femminile da cui nasce la vita
3) il coniglio è un simbolo di fertilità
4) il capretto o l'agnello sono pure animali sacri legati al culto arboreo e adottati dalla festività cristiana; mangiandoli l'uomo si avvicina alla divinità (Gesù si definisce come l'Agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo)
5) fuochi propiziatori



La stessa parola "Pasqua" deriva dal termine "Easter" antica dea pagana conosciuta col nome di Eostre e legata ai culti della fertilità, al sole nascente e al calore che esso sprigiona e che fa nascere i germogli.
A questa dea dobbiamo anche il nome celtico dell'Equinozio di Primavera "Eostur-Monath" poi semplificato con Ostara.

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Vediamo un po' nel dettaglio i vari simboli di questa festa che rappresenta sia per i cristiani che per i pagani il ritorno alla vita dopo la morte.

L'uovo

Simbolo di vita. Visto come incontro tra la parte solare e maschile della divinità, rappresentata dal tuorlo, e della parte femminile, rappresentata dall'albume. Incontro fecondo dal quale nasce la vita grazie al calore (che riporta al tepore della Primavera).
L'uovo è quindi un simbolo di fertilità e di vita, di creazione posto all'origine del mondo.
Venerato in tal senso dalle popolazioni antiche la sua tradizione continua a persistere anche oggi in particolare nel periodo pasquale.
Viene consumato sotto il suo aspetto più conosciuto come cibo e in alcuni paesi vi è anche la tradizione di decorare il guscio (cosa anche questa derivante dalla festa di Ostara). E' considerato un regalo di buon auspicio e infatti fino al medioevo vi era proprio questa trazione, oggi sostituita dalle uova di cioccolato.
In Russia invece sono stati creati dei veri capolavori di gioielleria per gli zar che continuano a incantare ancora oggi e si rifanno proprio alla forma delle uova e alla loro antica simbologia.

Coniglio, agnello, capretto

Animali sacri simboli di fertilità e quindi di vita.
In tutte le popolazioni il nutrirsi di animali sacri, o meglio sacrificarli per mangiarli, permettera all'uomo di partecipare alla scintilla divina, di purificarsi per rinascere. Concetto legato proprio alla stagione primaverile dove si tende proprio a purificare il proprio corpo per godere appieno i benefici della bella stagione.


I sepolcri


Con le piante, le spighe e i fiori si cra un giardino sulla tomba di Gesù, praticamente si festeggia un dio morto, ma questo solo in apparenza perchè in realtà viene anche festeggiata la sua rinascita e quindi la sconfitta della morte, proprio come avviene ciclicamente per le piante che ogni anno dopo il riposo invernale ritronano a nuova vita ai primi tepori primaverili. In tal senso ci si rifà al culto dello spirito arboreo, cioè della natura. Questa era molto importante per le popolazioni antiche che da essa traevano il proprio sostentamento e quindi la onoravano.

Fuochi di Primavera

Il ritorno del calore del Sole era festeggiato accendendo dei fuochi le cui ceneri venivano poi sparse sui campi per propiziarne il raccolto. In memoria di questa usanza a Pasqua è nata l'usanza di accendere un cero.

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La Pasqua assume significati diversi anche tra coloro che credono in Dio.

La Pasqua ebraica ricorda la fuga dall'Egitto, e la liberazione quindi dalla schiavitù, dove con un viaggio durato 40 anni Mosè condusse il popolo ebraico alla terra promessa dove avrebbero vissuto liberi e fondato la loro nazione.
In questo periodo gli ebrei consumano agnello, pane azimo e come contorno erbe amare (in ricordo del periodo di schiavitù) e un uovo sodo simbolo di eternità della vita. L'agnello in ricordo degli ordini ricevuti da Dio di segnare le loro case con il sangue di agnello in modo che l'angelo della morte li risparmiasse e il pane azimo perchè non avevano avuto il tempo di far lievitare il pane.

La Pasqua cristiana deriva da quella ebraica, ma si celebra non la fuga del popolo ebraico ma la resurrezione di Gesù come nostro redentore. Egli infatti sacrificandosi per noi ci ha purificati dai nostri peccati e rinascendo a nuova vita ci dà la possibilità di ricominciare proprio una nuova vita.
Da un punto di vista di cibi si conservano in parte le tradizioni ebraiche per l'agnello e le uova, simboli di redenzione e di vita. Si è aggiunto un dolce a forma di colomba a ricordo del nuovo patto tra Dio e gli uomini (fu una colomba che diede la notizia a Noè che era arrivato alla terra portando nel becco un ramoscello d'ulivo) e simbolo anche di pace.
La Pasqua cristiana è preceduta da un periodo di penitenza detto Quaresima che dura 40 giorni e va dal mercoledi delle ceneri al Sabato Santo, cioè il sabato prima di Pasqua. Durante la settimana santa viene rievocata la Passione di Gesù, si benedicono le case, si consumano agnello, uova e dolci a forma di colomba.

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Calcolo della Pasqua

La festa di Pasqua non è una festa fissa, ma mobile e viene festeggiata la domenica successiva alla prima luna piena successiva all'equinozio di primavera. Questo sistema venne fissato nel IV secolo per sostituire i vari usi locali che avevano creato solo discordanze nella celebrazione della festa.
Con questo sistema la Pasqua è compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile, seguendo queste regole: se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.




Fonti
http://it.wikipedia.org/wiki/Pasqua
http://www.mednat.org/religione/equinozio_pasqua.htm
http://www.duepassinelmistero.com/le_tradizioni_pasquali_tra_antic.htm

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