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lunedì 26 gennaio 2009

DRAGHI - 2° parte

CULTURA DEI DRAGHI IN ORIENTE E OCCIDENTE

DRAGHI IN CINA

Il drago, con la tartaruga, la fenice e l'unicorno rappresentava uno dei 4 spiriti benevoli. Essi portavano felicità, ricchezza e prosperità.
Essi furono la più grande e gloriosa razza che popolò la terra migliaia di anni fa, che originò la vita, che governò le forze della natura e che protesse l'uomo ancora piccolo all'inizio del suo cammino. Da questo però ricevette molta ingratitudine.
Secondo molte leggende valorosi uomini divennero dragoni.

I ritrovamenti di ossa di dinosauro in Cina resero ancora più vere le credenze sui draghi e queste ossa venivano utilizzate nella medicina e nelle pozioni magiche. In realtà erano ossa di giganteschi dinosauri.

Nella società feudale nata quando da noi c'era il medioevo, il drago divenne il simbolo dell'autorità dell'imperatore e il suo trono prese il nome di “trono del drago”.
Questo maestoso animale si radicò nella cultura cinese fin dai suoi albori tanto che venne rappresentato dappertutto: stoffe, dipinti, oggetti vari. Le vesti ricamante con i draghi divennero poi sempre più comuni e vennero usate come vesti ufficiali a corte e dette “vesti drago”.

In Cina ancora oggi il drago è molto sentito tanto che è molto comune il nome “Long” che significa drago e il titolo di riconoscimento per meriti è quello del drago.
Aspetto:
1)muso di coccodrillo, o di cammello secondo altre descrizioni
2)corpo di serpente, o di lucertola e ventre della rana
3)criniera del leone e palme di tigre, scaglie della carpa, artigli d'aquila
4)corna di cervo (di cui erano privi i draghi degli oceani), orecchie di mucca
5)vari colori delle squame
6)potere della metamorfosi e di rendersi visibile o invisibile a piacimento e di mutare le dimensioni
Caratteristiche:
Molto saggio ed è considerato una creatura benefica e di bene augurio; quando si alza in volo la pressione delle sue zampe sulle nuvole provoca la pioggia. Motivo per il quale il drago era considerato apportatore proprio della pioggia, ed era pregato e invocato in periodi di siccità.

Di solito non sputavano fuoco e erano privi di ali, ad eccezione dei draghi celesti che quando non usavano la magia per volare usufruivano di piccole ali da pipistrello.

Particolarità:
1)segnava il passaggio delle stagioni e lo scorrere armonioso della vita, caratteristiche poi date all'imperatore quando questi divenne “figlio del drago”
2)il trono dell'imperatore era detto il “trono del drago”
3)l'imperatore alla sua morte volava in cielo con sembianze di drago
4)al collo del drago spesso vi era una perla che ricordava la perfezione delle parole dell'imperatore e il fatto che esse fossero indiscutibili; questa perla si dice contenesse una grande energia, essa inoltre era anche la fonte del potere dei draghi stessi, cioè la perla era un contenitore di energia dal quale il drago attingeva
5)i combattimenti tra draghi non erano mai violenti, infatti non si mordevano e non si dilaniavano mai
Altra particolarità di queste affascinanti creature era data dal numero di dita, cosa che distingueva il rango del drago stesso e della persona che gli veniva affiancata nelle rappresentazioni artistiche:
1)cinque dita l'imperatore (il drago che lo rappresentava era quindi un drago celeste che lo accompagnava nella sua ultima dimora: un grande palazzo al di sopra delle nuvole, non visibile ai mortali)
2)quattro dita principi di quarto e quinto rango
3)tre dita per tutti gli altri
Nido:
1)le uova di drago si schiudevano dopo 500 anni e per diventare adulto ci metteva 20.000 anni
2)si riteneva che potessero avere la loro dimora in cielo, in terra, in acqua e sottoterra
Draghi e elementi (ogni elemento della natura era presieduto da un drago):
1)drago delle acque colore azzurro (Dhen-lung): guardiani del vento, delle nuvole e dell'acqua faceva piovere sulle piantagioni esso era paragonato al coccodrillo cinese che in primavera ritorna dal suo letargo e all'equinozio d'autunno va in letargo, segnando così il ciclo della vita della natura erano i più venerati (secondo altre credenze la pioggia era il risultato di scontri amorosi tra draghi di sesso opposto) sono privi di corna
2)drago celesti di colore verde chiarissimo (Tien-lung): erano a guardia del cielo ed erano gli unici ad avere 5 artigli per zampa (gli unici dotati di ali da pipistrello)
3)drago sotterraneo o d'oro (Fut's-lung): proteggeva i tesori celesti e dispensava felicità
4)draghi terrestri di colore verde smeraldo (Ti-lung): guardiani dei corsi d'acqua ne regolavano il flusso e vivevano nelle profondità dei fiumi
5)draghi rossi e draghi neri: violenti e bellicosi si scontravano in aria provocando violente tempeste
6)esistono poi i draghi che proteggono i fiumi del nord, del sud, dell'est e dell'ovest, il loro sovrano è un drago rosso dalla criniera infuocata lungo 300 metri che si chiama Chien-Tiang
7)i draghi azzurri rappresentano la primavera, i draghi rossi e neri i temporali e il drago d'oro il sole

Come detto i draghi erano considerati benevoli e protettori dell'umanità, in loro onore si costruivano templi e si facevano preghiere, ma se queste preghiere non venivano accolte allora dagli ossequi si passava a sbeffeggiare il drago e in certi casi anche a esiliarlo.

Malgrado questi casi in generale il drago era considerato rappresentante della forza vitale e benefica detta yang di natura maschile, che si contrappone allo yin rappresentata dalla fenice e di natura femminile. Ma sempre in equilibrio tra di loro (infatti sia il drago che la fenice erano spiriti benevoli per la tradizione cinese). Quindi questa opposizione era da considerarsi come benevola che manteneva l'equilibrio delle forze che regolano il fluire della vita sulla terra.
Queste due creature erano spesso rappresentate insieme. Ma a simboleggiare la potenza divina era il drago, rappresentato con un aspetto maestoso, brutale e temibile proprio per esprimere appieno la sua energia. Un'energia che non si faceva mai vedere nella sua interezza e quel poco lo si poteva scorgere solo per brevi istanti, quando il drago voleva farsi vedere.

Secondo una tradizione popolare i draghi venivano distinti in nove specie ben precise:
1)Pulao: raffigurato sulle campane e sui gong
2)Qiuniu: ama la musica di tutti i generi
3)Bixi e Bixia: il primo in cima agli steli e sulle mensole in quanto amante della letteratura; il secondo ai piedi delle mensole in quanto con la sua forza le reggeva
4)Chaofeng: alle estremità scolpite delle travi dei tempi per la sua inclinazione al pericolo
5)Chiwen: orna le balaustre dei ponti per la sua passione delle acque
6)Suanmi: scolpito sul trono di Buddha per la sua propensione al riposo
7)Yazi orna l'elsa delle spade
8)Bi'an: si allunga sull'architrave e sulle porte delle prigioni

Il fatto che in oriente il drago sia considerato benevolo non implica che non esistano tra di essi creature malvagie, infatti esistono, anche se rare, e anche qui venivano sconfitte da eroi. Infatti secondo le leggende esisterebbero ben 117 categorie di draghi, di cui 81 buone e 36 malvagie.

Tutte le razze di draghi cinesi avevano un legame molto stretto con l'acqua, che li differenziava dai draghi occidentali molto legati all'elemento fuoco, questo evidenziava la differente connotazione del drago: benigno in oriente e malvagio in occidente.

Altre culture che consideravano benevolo il drago erano:
1)quella vichinga che scolpiva la prua delle navi con le fattezze della testa di un drago, come simbolo che assicurasse forza e potenza ai guerrieri
2)gli antichi gallesi avevano una buona opinione del drago e ancora oggi sulla bandiera nazionale bianco/verde spicca un drago rosso
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DRAGHI OCCIDENTALI


Nella concezione occidentale i draghi erano creature malvagie apportatrici di morte e carestia.
In tutte le leggende essi erano presentati in atti che arrecavano danno all'uomo.
La loro origine come bestia mitologica nacque con la storia dell'uomo, molto probabilmente ancora prima della storia scritta quando le leggende erano tramandate oralmente.


Descrizione fisica:
corpo da serpente, zampe da lucertola, artigli di aquila, fauci di un coccodrillo, denti di leone, ali da pipistrello, corna di toro, cresta ossea sulla schiena

Poteri: dotati di poteri magici

Proprietà: le ossa e il sangue sembra avessero proprietà curative, inoltre bagnarsi con il sangue rende invulnerabili, ma anche altri parti del drago avevano proprietà curative e non: ad esempio il cuore permette di capire le lingue degli animali

Vita: molto longevi. Si narra che un uovo di drago ci metta un secolo prima di schiudersi, e che raggiunga la piena maturità dopo altre centinaia di anni,con la crescita sulla testa di corna ramificate, vita durante la quale acquisiscono grande conoscenza;

Nido: tane nelle profondità delle cime delle montagne (sembra che fossero così profonde da raggiungere le viscere della terra, infatti i draghi passavano molto tempo al loro interno a godersi il caldo del magma, talvolta nuotano anche in esso provocando le eruzioni vulcaniche)

Dopo un periodo di grande fama i draghi persero la loro popolarità con l'avvento dell'Impero Romano, salvo qualche sporadico avvistamento, per poi ricomparire di prepotenza negli anni del Medioevo, come esseri malefici dediti solo a fare del male all'uomo.
Il concetto di drago=distruzione era ormai radicato in occidente.

Infatti il drago in occidente sembrò nascere fin dagli albori come incarnazione di lotta, violenza e caos. La sua sola figura volteggiante sopra una città portava nella stessa morte e carestia. Questo fu dovuto al fatto che la loro immagine era usata come effige sugli stendardi usati nelle battaglie di questo periodo storico.
Il medioevo fu il periodo di maggior fioritura delle leggende sui draghi ma anche il periodo che segnò la loro estinzione a cura dei cacciatori di draghi, degli eroi e dei santi.

Spesso, malgrado la loro malvagità, in occidente i draghi erano usati come custodi di tesori proprio da quegli dei e eroi che li combattono. Un controsenso:
1)il drago malvagio che uccide l'uomo
2)l'eroe e/o il dio che lo affronta in uno scontro epico e ne esce vincitore
3)il drago malvagio mansueto custodisce il tesoro del dio e/o eroe
4)l'eroe e/o il dio affidano al drago i loro tesori
Il panorama che ne viene fuori è un po' strano: un drago che odia gli uomini che accetta di custodire i loro tesori?

In altri casi però il tesoro custodito non si sapeva da dove arrivasse ed era la causa per la quale i cosiddetti “cacciatori di draghi” andavano alla ricerca della creatura: il desiderio di ricchezza.



Fonti:
http://geocities.yahoo.com
www.mondimedievali.net
www.ilguerriero.it
www.satyrnet.it
http://bluedragon.it
http://olay.bazaar.net
www.croponline.org
www.animalplanet.it
Leggende delle Alpi
Miti e saghe vichinghe

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