Ecco la recensione di un libro che ho letto.
Il tristo mietitore
di Terry Pratchett
Salani Editore
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Grazie Savanna.
Andrea Frediani
Edizioni tascabili Newton
Prezzo: Euro 6,90
È il 101 d.C, l’anno in cui Roma, all’apice della sua potenza ed espansione, intraprende forse la sua più grande e meno conosciuta guerra: la campagna per la conquista della Dacia, l’odierna Romania. Il carismatico imperatore Traiano guida l’impresa, ossessionato dall’idea di emulare le gesta di Alessandro Magno.
Ma se i romani possono mettere in campo la disciplina, la strategia e la collaudata forza delle legioni, i daci, condotti dal re Decebalo, hanno fama leggendaria di essere uomini dal sovrumano coraggio, guerrieri pronti a tutto. E a contrastare la minaccia dell’invasore appaiono anche alcune misteriose creature, assetate di sangue romano.
All’ombra delle operazioni dirette da Traiano si intrecciano i destini di due fratelli romani: Tiberio Claudio Massimo, valoroso cavaliere, soldato ambizioso e determinato, e Marco, indolente e refrattario alle responsabilità.
Tiberio passerà alla storia come colui che catturò il temibile Decebalo: la colonna traiana e la sua stele ritrovata nel secolo scorso lo raffigurano mentre tenta di impedire al sovrano nemico di suicidarsi. Marco invece è un frumentarius, una spia, un infiltrato nelle file daciche, eppure per la vittoria finale anche le sue mosse sotterranee risulteranno decisive.
Tra missioni segrete, assedi e inseguimenti, Andrea Frediani dipinge un affresco potente della formidabile macchina da guerra romana, nella quale l’efficienza e la disciplina regnavano in misura pari alla corruzione e al privilegio di ceto.
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La più grande impresa della storia di Roma e anche la più controversa, in quanto tra le più scarse di informazioni attendibili. Con questa premessa l'autore inizia a narrare la storia della conquista della Dacia (più o meno l'attuale Romania) da parte delle legioni romane di Traiano.
La vicenda è narrata dal punto di vista di Tiberio Claudio Massimo, cavaliere valoroso ed eroico exploratores, fiero e indomito, il cui unico scopo è riuscire a compiere qualche missione speciale in guerra, per poter quindi diventare ufficiale, cosa che i suoi natali non gli permettono, ma soprattutto dal punto di vista di Marco, suo fratello, frumentarius (addetto quindi al trasporto delle vettovaglie, ma soprattutto con la possibilità di svolgere incarichi da infiltrato e spia dell'imperatore sia tra i nemici che tra le file stesse dei legionari.
Al contrario del fratello, Marco aspira esclusivamente alla propria sopravvivenza ed evita ogni incarico che possa aumentare il rischio che corre normalmente come soldato romano, ma quella che si prepara è una guerra contro un nemico pericoloso e fortissimo, una guerra combattuta tra battaglie campali e incursioni, assedi e attentati, guerra e guerriglia, senza esclusione di colpi.
In questo conflitto Tiberio avrà modo di soddisfare la sua ambizione, e Marco si troverà a giocare un ruolo pericolosissimo, infiltrato in mezzo ai nemici di Roma, ai Daci, alla corte stessa di re Decebalo, fingendosi un traditore dell'esercito romano.
Ma nel frattempo, Marco ha comunque un talento innato per il proprio ruolo poliziesco e ben presto si rende conto che c'è qualcosa che non va nelle legioni romane: intrighi e tradimenti sono all'ordine del giorno, come le lotte personali per soddisfare le proprie ambizioni, alle quali non è immune nemmeno lo stesso Tiberio col suo leggendario carisma.
Aggiungendo una donna amata da entrambi i fratelli, i sogni infranti dei protagonisti, il tradimento che convive costante a fianco di ognuno, la cieca ferocia di una guerra orribile trasformata in una serie efferata di delitti e massacri e la cupa leggenda di strane creature non umane dedite a bere il sangue dei soldati romani, la vicenda procede inesorabile verso il proprio triste finale, verso lo scontro fatale tra i due fratelli, nascendo e completandosi nel sangue.
Se vi piace il genere storico ma non i polpettoni classici esaltanti solo il valore dei romani rispetto ai vari barbari, troverete sicuramente molti motivi per apprezzare questo romanzo, che si legge anche rapidamente, per via dello stile di scrittura dell'autore.
Buona lettura.
Grazie Savanna.
IL GIARDINO DEI SEGRETI
di Kate Morton
Descrizione
1913. Alla vigilia della Prima guerra mondiale, su una nave diretta in Australia, qualcuno trova una bambina abbandonata. Una donna misteriosa, l'Autrice, aveva promesso di prendersi cura di lei. Ma è scomparsa senza lasciare traccia. 1934. La sera del suo ventunesimo compleanno, Nell O'Connor scopre un segreto che cambierà la sua vita per sempre. 1976. Molti anni più tardi si lascerà tutto alle spalle per cercare la verità, e viaggiando fino alle coste della Cornovaglia spazzate dal vento, raggiungerà lo strano e bellissimo castello di Blackhurst, un tempo dimora della nobile famiglia dei Mountrachet. 2005. Alla morte di Nell, sua nipote Cassandra riceve un'eredità spettata. Il Cliff Cottage, con il suo giardino dimenticato, famoso per i segreti che nasconde: quelli dell'oscura famiglia Mountrachet, e della sua guardiana Eliza Makepeace, autrice di inquietanti favole vittoriane. E in quel giardino, alla fine, che Cassandra trova la verità sulle proprie origini, e scioglie l'antico mistero della bambina perduta.
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Recensione
Questi sono i libri che amo di più...quelli che ti prendono per mano e ti conducono dentro i sentimenti dei personaggi e le atmosfere dell'ambiente in cui avviene la narrazione. Si svolge in tre epoche distinte ma fila liscio chè è un piacere. La bambina, protagonista del romanzo, Nell, ci racconta il segreto della sua origine e ci porta ai primi del Novecento, negli anni 70 e in quelli attuali dove, la nipote di Nell, ripercorrerà per conto di sua nonna la storia della sua vita arrivando a scoprire la verità.
E' emozionante, dolce e delicato, un romanzo senza toni forti o capaci di brutture per colpire il lettore.
300 guerrieri
Andrea Frediani
Editrice Tascabili Newton
Prezzo Euro 6,90
Trama
Combattuta nel 480 a.C. dagli Spartani guidati da Leonida e dai loro alleati per difendere la libertà ellenica contro l'avanzata di Serse, la battaglia delle Termopili passò alla storia come un immortale esempio di eroismo. Secondo le cronache antiche uno solo dei trecento guerrieri di Sparta sopravvisse: Aristodemo, ritiratosi in seguito a una ferita e per questo disprezzato dai concittadini, almeno fino a quando non ebbe occasione di espiare la sua presunta viltà. Seppure scettico e disilluso, si era unito a Leonida insieme con i suoi amici, ben più motivati di lui. Insofferente all'implacabile sistema spartano, reo, ai suoi occhi, di creare non uomini, ma meri strumenti per procurare gloria allo stato, e folle d'amore per una altera femme fatale, Aristodemo disprezza Leonida, anche se il re lo prende a benvolere e gli affida gli incarichi più delicati, fino all'atteso, cruento scontro con i Persiani. Pur nella sua ideale opposizione, Aristodemo si batte valorosamente, scegliendo però di sottrarsi alla tragica fine. Il sacrificio dei compagni acquisirà anche ai suoi occhi una dimensione eroica, quando avrà appreso i retroscena che si celavano dietro l'impresa.
300 guerrieri racconta da un punto di vista assolutamente inedito la storia dell'epica battaglia, rivelando le passioni e gli intrighi, la cruda violenza e il coraggio nelle gesta leggendarie di trecento eroi.
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Recensione
La storia della battaglia delle Termopili è conosciutissima, in particolare sull'onda dell'ultimo fumetto da cui è stato tratto il polpettone cinematografico 300.
Ma per chi vuole leggere qualcosa di molto più realistico, da un punto di vista storico, senza cadere nelle esagerazioni fumettistiche, questo libro è perfetto.
Aristodemo, unico superstite dell'epico scontro, a seguito di una ferita agli occhi che lo ha quasi reso cieco, rivive come in un flash-back l'antefatto, la partenza per il fronte, l'attesa del nemico e l'inizio degli scontri, fino alla missione segreta che lo ha portato dentro il campo nemico e ne ha causato la ferita, a seguito della quale ha scelto di ritirarsi l'ultimo giorno insieme agli altri greci quando si è scoperto il tradimento che ha permesso ai Persiani di aggirare la postazione, e di sopravvivere quindi ai suoi compagni e ai suoi amici, per tornare in una Sparta che lo ha disprezzato, da una donna che lo aveva sedotto per i propri fini, in una società dove gli intrighi sono all'ordine del giorno e dove la vita dei soldati è sacrificabile alla propria sete di potere.
Accortosi degli inganni in cui era caduto, e di quelli che hanno causato la sconfitta e la morte di Leonida e dei suoi amici, riesce a reagire nell'unico modo possibile a Sparta: partecipando al combattimento nella successiva battaglia di Platea, comprendendo finalmente le motivazioni che hanno spinto Leonida e i suoi guerrieri al sacrificio, e sacrificando sé stesso in nome dell'eroismo del re e dei suoi amici, gli stessi che aveva in passato disprezzato per la loro cieca fedeltà a uno stato crudele e ipocrita.
Una visione di Sparta e della Grecia molto diversa dalle esagerazioni fumettistiche.
Una vicenda cruda, feroce, ma carica di sentimenti ed emozioni umane, di odio e amore, amicizia e rivalità, ferocia e gentilezza, onore e tradimento.
Un libro che consiglio a chi cerca una narrazione storica di una vicenda che, in fondo, ha segnato il destino di due continenti, e ha trovato ridicola la versione fumettistica.